Barcellona preolimpica 1992. Due alieni atterrano per studiare gli umani. Loro (i due alieni) sono intelligenza pura, non hanno forma e loro (gli umani) una forma ce l’hanno. L’intelletto non si sa.
Consultato il Catalogo Astrale Terrestre Indicativo di Forme Assimilabili (CA-TIFA) il nostro eroe sceglie per il suo compagno Gurb l'aspetto dell'essere umano denominato Marta Sànchez. Gurb-Marta, dopo il primo contatto con un abitante della zona, scompare.
Al compagno non rimane che darsi da fare per trovarlo, districandosi fra incomprensibili usanze e terrene sventure.
E mentre cerca di ritrovare il suo compagno, il nostro alieno osserva questi umani, che si dividono, fra l’altro, in ricchi e poveri, divisione cui danno molta importanza e la cui differenza si può riassumere così: i ricchi non pagano mai, i poveri pagano anche per sudare. I ricchi vivono meglio dei poveri, sono più alti e belli, si divertono di più, ricevono una migliore istruzione, viaggiano, lavorano meno, hanno più agi, sono sepolti con maggior fasto e ricordati per più tempo. Una cosa che invece è comune a ricchi e poveri è che pare inspirino ed espirino aria con un procedimento automatico denominato respirare.
Altra stranezza è che attraversano tre fasi di sviluppo. Quelli nella prima fase si chiamano bambini, quelli nella seconda lavoratori, quelli nella terza pensionati. I bambini eseguono gli ordini, i lavoratori fanno altrettanto ma vengono pagati per questo, i pensionati vengono pagati ma non gli si lascia far nulla. A dire il vero c’è anche una quarta fase, non retribuita, quella di cadavere, ma è meglio non parlarne.
Gli incontri si succedono dando modo al nostro extraterrestre di annotare sul suo diario ogni dato rilevante sulla vita terrestre mentre prosegue nella ricerca di Gurb.
Veloce, ritmato, ironico e squinternato. Si ride e si sorride.