Monica Dickens, figlia di una facoltosa famiglia, pronipote del grande scrittore, per assaporare il gusto della vita vera, abbandona i privilegi e inizia a lavorare come domestica. Dall’avventura nasce un libro.
Quanto possono essere tristi certi parti, mi dico.
Assunta e licenziata – nel primo capitolo – dalla La signorina Cattermole.
Assunta e licenziata – nel secondo capitolo - dalla signora Robertson, e poi assunta dalla signorina Faulkene.
Nel terzo capitolo, licenziata dalla signorina Faulkene e assunta dal signor Parrish che se la tiene fino alla fine del quinto capitolo. Pover’uomo.
Nel mezzo, uova rotte, cadute, bruciate. Stoviglie e accessori vari malridotti.
Ci sarebbero altri dieci capitoli. Io mi fermo qui.
Cara Monica Dickens, sarà anche la pronipote del noto Charles. Ma che due palle!
Pensavo a una camomilla letteraria, qualcosa che mi accompagnasse sorridendo fra le braccia di Morfeo. E invece sono bastati cinque capitoli per scatenare il mio spirito omicida.
Il libro, da su, è andato giù. Definitivamente. Dalle scale. Insieme a Monica.
Amen.